20 luglio 2008
5 luglio 2008
Warmer Milks - Soft Walks (Animal Disguise, 2008) / James Jackson Toth - Waiting In Vain (Rykodisc, 2008)
Soft Walks. Passeggiate tranquille. Mentre scrivo non so esattamente quanti gradi ci siano fuori il mio corpo. Sul balcone (che ovviamente da a Sud) una lucertola stravaccata e gaudente mi guarda compiaciuta. Dove cazzo siamo finiti qui? In Amazzonia o nelle Isole Andorre stanno più freschi. Tra l'altro hanno un sacco di vegetazione per ricambiare ossigeno con anidride carbonica. Ma noi no. Noi abbiamo le automobili che sbuffano smog, i cementi armati, gli asfalti che emanano miasmi mefitici. Se guardo all'orizzonte i contorni delle cose e delle persone si modificano. E' come nel video di Black Hole Sun. Mentre arrostisco la mia barbie sullo spiedo segnalo due modi diversi di fare gli americani. Tu vuò fà l'americano no? Procedendo con ordine. Scena: underground fognesco americano. Svolgimento: una carriera molto consueta (ormai) di uscite in ogni forma e grado. Conclusione: Non ci si capisce più niente. Moriremo soffocati dalle uscite discografiche... certo... sempre meglio che morire infilzati su una canna di bambù nella giunga cambogiana dopo tutto.
Warmer Milks è la nefasta creatura di tale Mikey T. Due anni or sono, sulle prestigiose pagine di SentireAscoltare, segnalavo il capolavoro maligno della band http://www.sentireascoltare.com/CriticaMusicale/Recensioni/2006/recensioni/warmermilks.htm, Radish On Light, una vera mazzata di nonsicapiscebenecosa, un po' metal, un po' noise, un po' boh. Mikey T è un tipo molto buffo e inquietante con uno strabismo per niente assimilabile a quello di Venere. Mikey T è uno che se viene a bussare alla mia porta, io non lo aprò. Comunque sia, quest'anno i Warmer Milks avevano tentato di replicare quel pregevole guazzabuglio con un disco malissimamente riuscito, sotto l'egida della Release The Bats. Poi c'è stata una cassettina su Fuck It Tapes. Ma ora è arrivato il momento per il secondo disco con le palle sotto, il qui presente Soft Walks, pubblicato proprio in questi giorni da Animal Disguise.
Soft Waks. Passeggiate tranquille appunto. Fa caldo, non corriamo e non urliamo. Mikey T si reinventa country man di buona mano, sulla scia di Will Oldham e nientepopodimenoche NEIL YOUNG. Me' cojoni direte voi. E appunto. Mikey T ce la fa.
Ovviamente alla sua maniera, quindi è tutto un po' disgraziato, degradato, scassato. Quello dei Warmer Milks è un contry rock con il tumore al cervello. Tutto quello che di bello c'è nei dischi di Neil Young - senso dell'epico, senso dell'immanente, empatia e pathos - qui è trasformato in debosciate cantilene per uomini molto piccoli e molto poco Malboro. Le stonature della voce fanno il verso a quelle di Oldham, più perchè non c'è altro modo di cantare sta roba che per vera voglia di omaggiare il maestro. Poi ci sono i segnali che la follia galoppa. Roba che normalmente non dovremmo trovare in un disco di classic rock americano con le chitarre acustiche. Certi vaneggi psichedelici, certe intonature psycho stile Norman Bates. The Truth è una schifezza di demo suonata in presa diretta nella camera affianco. Tutto molto lo-fi. Metteteci pure certi accenti Varnaline. Abbiamo finito. I Warmer Milks se ne escono con uno dei dischi più strambi dell'anno.
Sempre meglio di James Jackson Toth che ormai non ce la fa più. Non si regge in alcun modo in piedi. Mi fa anche certamente piacere fare la parte dell'integralista islamico underground che smerdizza qualcuno che approda su major ma che il Dio del Rock e la Madonna degli Alternativi mi benedicano dall'aldilà. Io non dico nulla. Segnalo solo il video del primo singolo, ripreso da Stereogum, tanto sempre merda music è... :
Warmer Milks è la nefasta creatura di tale Mikey T. Due anni or sono, sulle prestigiose pagine di SentireAscoltare, segnalavo il capolavoro maligno della band http://www.sentireascoltare.com/CriticaMusicale/Recensioni/2006/recensioni/warmermilks.htm, Radish On Light, una vera mazzata di nonsicapiscebenecosa, un po' metal, un po' noise, un po' boh. Mikey T è un tipo molto buffo e inquietante con uno strabismo per niente assimilabile a quello di Venere. Mikey T è uno che se viene a bussare alla mia porta, io non lo aprò. Comunque sia, quest'anno i Warmer Milks avevano tentato di replicare quel pregevole guazzabuglio con un disco malissimamente riuscito, sotto l'egida della Release The Bats. Poi c'è stata una cassettina su Fuck It Tapes. Ma ora è arrivato il momento per il secondo disco con le palle sotto, il qui presente Soft Walks, pubblicato proprio in questi giorni da Animal Disguise.
Soft Waks. Passeggiate tranquille appunto. Fa caldo, non corriamo e non urliamo. Mikey T si reinventa country man di buona mano, sulla scia di Will Oldham e nientepopodimenoche NEIL YOUNG. Me' cojoni direte voi. E appunto. Mikey T ce la fa.
Ovviamente alla sua maniera, quindi è tutto un po' disgraziato, degradato, scassato. Quello dei Warmer Milks è un contry rock con il tumore al cervello. Tutto quello che di bello c'è nei dischi di Neil Young - senso dell'epico, senso dell'immanente, empatia e pathos - qui è trasformato in debosciate cantilene per uomini molto piccoli e molto poco Malboro. Le stonature della voce fanno il verso a quelle di Oldham, più perchè non c'è altro modo di cantare sta roba che per vera voglia di omaggiare il maestro. Poi ci sono i segnali che la follia galoppa. Roba che normalmente non dovremmo trovare in un disco di classic rock americano con le chitarre acustiche. Certi vaneggi psichedelici, certe intonature psycho stile Norman Bates. The Truth è una schifezza di demo suonata in presa diretta nella camera affianco. Tutto molto lo-fi. Metteteci pure certi accenti Varnaline. Abbiamo finito. I Warmer Milks se ne escono con uno dei dischi più strambi dell'anno.
Sempre meglio di James Jackson Toth che ormai non ce la fa più. Non si regge in alcun modo in piedi. Mi fa anche certamente piacere fare la parte dell'integralista islamico underground che smerdizza qualcuno che approda su major ma che il Dio del Rock e la Madonna degli Alternativi mi benedicano dall'aldilà. Io non dico nulla. Segnalo solo il video del primo singolo, ripreso da Stereogum, tanto sempre merda music è... :
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