Un'ecatombe che ahinoi ha colpito anche il povero Gianluca Lerici, conoscito ai più come Prof. Bad Trip.
Chi è stato Bad Trip? Beh, se siete su Pillaloo dovete per forza saperlo, in caso contrario correte a casa a studiare prima che m'incazzi.
Dunque (giusto per quei quattro gatti che scendono dal pero) Bad Trip è stato l'artista visuale più rivoluzionario, degli anni '80, qui da noi. "Si è cimentato ad alto livello con il disegno a china, la pittura, il fumetto, la fotocopia, il collage, il design di interni e di oggetti, e ha diffuso i suoi segni su qualsiasi tipo di supporto: cartoncino, gesso, plastica, Lego, metallo, legno, giubbotti e borse di pelle, muri, televisioni, frigoriferi e molto altro ancora.
Ha avuto a che fare col punk e le fanzine, la mail-art, i fumettisti radicali americani (Crumb, Coleman, Williams), le allucinazioni creative, la cybercultura.
I suoi distopici soggetti, ispirati da W.S. Burroughs e J.G. Ballard, sono freak futuribili, ex umani, forze del disordine, scenari e panorami di una Terra mutata e dai colori lisergici.
Gran parte della sua produzione si è concentrata sulla pittura acrilica su tela con bombe cromatiche a effetto tridimensionale. "
Capito?
Allora mi pareva il minimo segnalare questa bella iniziativa - che accompagna l'uscita del libro "L'arte del Prof. Bad Trip", per i tipi della Shake - ovvero la mostra organizzata da E. “Gomma” Guarneri e Idearium.org all'interno di Second Life.
Il 25 febbraio si è tenuta la visita guidata (dall'avatar Gomma Chaplin) alle "100 opere virtuali" di Bad Trip, ma ovviamente la mostra è tutt'ora disponibile, e se conoscete il sistema in questione andatela a vedere, perchè ne vale la pena.
La location è organizzata su più livelli, e servendosi di quell'armamentario semantico-visuale caratteristico della cività post-industriale, riesce nell'affrescare un'ambientazione da street culture anni '80. Ed è curioso osservare le opere di uno dei massimi teorici visuali del cyberspazio in un ambiente virtuale.
Vabbè insomma, poche parole e poco altro per decrivere l'iniziativa, perchè nonostante l'utilizzo di un sistema per certi versi discutibile (Second Life), mi sono quasi commosso a rivedere dopo tanti anni l'arte di questo straordinario personaggio. Lunga vita Prof. Bad Trip.
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Chi ne ha la possibilità, può visitare la mostra alla Decoder Island, che si trova a quest'indirizzo (slurl): http://slurl.com/secondlife/Decoder/118/221/25
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