3 settembre 2009

Hair Police - Our Lunar Guardian (Gods of Tundra)

Tanto per non uscire da quella condizione psicotica che li ha resi celebri, in cui l'orrore è qualcosa di concreto ma anche indistinto e quindi tanto più inquietante, gli Hair Police si ripresentano con una cassetta che è tutta un programma. L'artwork è un collage confuso di immagini non ben precisate, il titolo si legge appena, che l'etichetta sia la Gods of Tundra di Mike Connelly lo sappiamo grazie ai cataloghi e, per finire, i due brani sono senza titolo e non si sa quale sia il lato a e quale il b del nastro.

D'altro canto, per il discorso che facevamo prima, è proprio da questi particolari che gli Hair Police hanno estrapolato tutta una poetica noise fatta di lettere anonime, psicosi e torture audio. Uscita fra l'ultimo album in studio per la NNF e il vinile per quei santuomini della Hundebiss, la cassetta è la classica uscita intermedia in cui si mettono in ordine le idee e intanto si rimescolano gli ingredienti ben noti ai fan. Ben fatta quindi, giocata più sulle atmosfere lugubri e striscianti che sull'espressionismo noise "Our Lunar Guardian", a dispetto del titolo, più che una vista panoramica suggerisce una camera a circuito chiuso che riprende qualcosa di cui è meglio non sapere. Da un lato di sente la morbosa mano del Connelly solista ma dall'altro anche e soprattutto la fedeltà alle proprie ossessioni, che resta il modo migliore per portare avanti una qualsiasi esperienza "artistica". Il secondo brano libera un po' la bestia, facendosi ancora più minaccioso fra voci modificate e qualche brandello più canonicamente noise, prima di abbandonarsi alle usuali, striscianti atmosfere electro.

Non resta quindi molto da aggiungere se non affidarsi alle cure di un gruppo che continua imperterrito la propria strada senza fregarsene troppo di quel che gli accade intorno. E uno dei pochi di cui probabilmente ci si ricorderà in futuro, passata la sbornia weird di questi ultimissimi anni. Un'ultima notazione di tipo collezionistico: la copertina che ho trovato online è verdina, la mia beige. Non si sa quante ne siano state stampate né appunto se con copertine di diverso colore.

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