Cambiamo etichetta ma restiamo in Italia, giusto quattrocento chilometri più a sud (ho controllato ed è esattamente questa la distanza che separa Belluno da Carrara; avrei detto di meno, accidenti…), per l’ultima novità in casa Turgid Animal – Italian Division. Forse sono un po’ prevenuto (e direi giustamente, conoscendo di persona il soggetto – uno che alle cinque di mattina pretende di mangiare non uno, ma due panini-con-salsiccia big size, unti e zeppi di merda da colesterolo istantaneo, presso il mefitico “Johnny Food” di piazzale Flaminio a Roma), ma non avrei mai immaginato che Tisbor sarebbe arrivato a pubblicare una cosa come questo nastro split tra C. & F.F. e Psychedelic Desert. Cominciamo da questi ultimi: il trio di Osaka è autore di un rock lisergico e sognante, dronico e improvvisato, e in definitiva pure parecchio fricchettone. La batteria è un motorik a intervelli irregolari che si limita a sussurrare una semplice quanto ossessiva trama ritmica, e sopra è tutto un florilegio di rintocchi, delay, riverberi, e guazzabugli space-guitar: funziona (soprattutto il finale dissonante e “a spirale”) ma appunto, mai avrei sospettato che un tipo quale Tisbor si sarebbe compromesso con tanta “musicalità”. Lo stupore rientra solo in parte quando si prende in esame l’altro lato, cioè quello a firma C. & F.F. (Coco & Fiend Friend), progetto che vede lo stesso Tisbor accanto a George Proctor/Mutant Ape, vale a dire la metà inglese di Turgid Animal. Space Kokoro Express parte con un rombo montante che lascia presagire claustrofobiche distese black-psycho, ma la quiete (?) è destinata a non durare: pochi minuti e il brano si imbufalisce in una sfuriata per power electronics dal tocco insolitamente “rock”, soprattutto quando entra in scena la voce, invasata e distorta che manco i miei paladini Wold, con pure vaghi accenti robotici, sul serio. Una breve pausa, ed ecco che si riparte con un’ipnosi di elettronica marcescente mandata in loop, il tutto corredato da un alito di synth cosmico che fa a botte con le ferraglie in lontananza. Ottimo davvero, e insolitamente narrativo, se mi concedete l’espressione. Non ho niente contro i giapponesi, a parte il fatto che sono giapponesi ovviamente, ma direi che qui la coppia anglo-italiana sbaraglia tutto e tutti.
8 marzo 2008
Nodolby – “Made of blazes/Maze of blades” (Dokuro, 2008) / Coco & Fiend Friend/Psychedelic Desert - "Space Orgasm Facility"(Turgid Animal, 2008)
Il primo 7” di Nodolby era una cosa cattivissima e sanguinolenta che ad ascoltarla in cuffia si commetteva un errore fatale (dal punto di vista uditivo-sanitario intendo). Il nuovo nastro, già sold-out alla fonte, fa meno male. Sul primo lato il suono alla sorgente – una chitarra – è chiaramente riconoscibile e sottoposto a minori forzature che in passato, così da assomigliare a una prova free noise vecchia scuola, giusto “abbellita” da un’elettronica sfrigolante di sottofondo: il risultato è un’improvvisazione ferina che immagino piacerebbe ai fan di Bruce Russell come a quelli di Matthew Bower, tanto per dare dei riferimenti. L’indole malvagia resta, ma alcune sfumature sanno di psichedelia abbrutita, e certo non è questa roba da suggerire good vibrations. L’altro lato poi, è ancora più velenoso: a farla da protagonista è un’onda analogico-sinusoidale irrancidita, di quelle che provocano il mal di mare pur stando seduti a terra, e anche qui, da qualche parte, sale uno spettro guitar-noise che però per l’occasione si limita a commentare il tema principe, senza intaccare l’essenza per così dire italo-industrial del brano. Bella la copertina della cassetta, come d’altronde lo era quella del 7” , e a questo punto a Nodolby chiedo: chi è il Merlo che le ha fatte?
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6 commenti:
http://scumbagrelations.com/canadacatalog.htm
Minchia sei stato velocissimo !
un saluto a tutti i Johnny bangladesi di Roma , numerosissimi e tutti bravi .
http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewprofile&friendID=193663539
'azz, scusate:
http://www.myspace.com/jonnybangla
che la muffa proliferi in tutte le vostre case. ma prima di allora mandate dei panini...
che bello lo aggiungo subito .
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