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Cambiamo etichetta ma restiamo in Italia, giusto quattrocento chilometri più a sud (ho controllato ed è esattamente questa la distanza che separa Belluno da Carrara; avrei detto di meno, accidenti…), per l’ultima novità in casa Turgid Animal – Italian Division. Forse sono un po’ prevenuto (e direi giustamente, conoscendo di persona il soggetto – uno che alle cinque di mattina pretende di mangiare non uno, ma due panini-con-salsiccia big size, unti e zeppi di merda da colesterolo istantaneo, presso il mefitico “Johnny Food” di piazzale Flaminio a Roma), ma non avrei mai immaginato che Tisbor sarebbe arrivato a pubblicare una cosa come questo nastro split tra C. & F.F. e Psychedelic Desert. Cominciamo da questi ultimi: il trio di Osaka è autore di un rock lisergico e sognante, dronico e improvvisato, e in definitiva pure parecchio fricchettone. La batteria è un motorik a intervelli irregolari che si limita a sussurrare una semplice quanto ossessiva trama ritmica, e sopra è tutto un florilegio di rintocchi, delay, riverberi, e guazzabugli space-guitar: funziona (soprattutto il finale dissonante e “a spirale”) ma appunto, mai avrei sospettato che un tipo quale Tisbor si sarebbe compromesso con tanta “musicalità”. Lo stupore rientra solo in parte quando si prende in esame l’altro lato, cioè quello a firma C. & F.F. (Coco & Fiend Friend), progetto che vede lo stesso Tisbor accanto a George Proctor/Mutant Ape, vale a dire la metà inglese di Turgid Animal. Space Kokoro Express parte con un rombo montante che lascia presagire claustrofobiche distese black-psycho, ma la quiete (?) è destinata a non durare: pochi minuti e il brano si imbufalisce in una sfuriata per power electronics dal tocco insolitamente “rock”, soprattutto quando entra in scena la voce, invasata e distorta che manco i miei paladini Wold, con pure vaghi accenti robotici, sul serio. Una breve pausa, ed ecco che si riparte con un’ipnosi di elettronica marcescente mandata in loop, il tutto corredato da un alito di synth cosmico che fa a botte con le ferraglie in lontananza. Ottimo davvero, e insolitamente narrativo, se mi concedete l’espressione. Non ho niente contro i giapponesi, a parte il fatto che sono giapponesi ovviamente, ma direi che qui la coppia anglo-italiana sbaraglia tutto e tutti.
6 commenti:
http://scumbagrelations.com/canadacatalog.htm
Minchia sei stato velocissimo !
un saluto a tutti i Johnny bangladesi di Roma , numerosissimi e tutti bravi .
http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewprofile&friendID=193663539
'azz, scusate:
http://www.myspace.com/jonnybangla
che la muffa proliferi in tutte le vostre case. ma prima di allora mandate dei panini...
che bello lo aggiungo subito .
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