20 gennaio 2008

Air Conditioning - The Ocean (Callow God, 2007)

Naturalmente bisogna cominciare a parlare di cassette. In quel magma sotterraneo che scorre nei bassifondi del nuovo noise americano la cassetta per molti gruppi rappresenta un passaggio obbligato. Sinceramente, ho perso il conto di tutte le tape-label che in questi ultimi anni sono spuntate come funghi un po' in tutto il mondo ma che hanno negli States un preciso punto di riferimento. Non è un fenomeno nuovo del resto, già negli anni '80 c'erano una manciata di etichette simili, ed è utile ricordare almeno il ruolo che ebbe ad esempio l'olandese Staalplaat nella diffusione e nella circolazione di questo formato all'interno di certe sonorità di area post-industriale. Negli anni '90 le cassette sono state più che altro un veicolo promozionale per gruppi alla ricerca di un contratto, soprattutto in ambito metal, e potevano arrivare a vendere anche più di un migliaio di copie, mentre negli anni 2000 ha avuto una rinascita decisiva con tanto di etichette specializzate, specializzate anche in packaging fantasiosi, come nei casi della Deathbomb Arc e della JKTapes. Eppure, nonostante sia una strada ormai così battuta, la cassetta continua a essere affare di pochi aficionados e a essere fuori moda, obsoleta e sfuggente per natura, nonostante in un quel gran covo di nerd-catalogatori che è Discogs possiate trovare certosine annotazioni di molti dei nastri che hanno circolato, e appunto circolano tuttora, nella "scena", anche quando sono usciti rigorosamente in 20 o 50 copie. Ecco che allora anche gruppi "affermati" come gli Air Conditioning - o altri gruppi che come loro hanno avuto una loro consacrazione, arrivando magari a pubblicare per etichette come Load e Sub Pop - continuano a far uscire materiale fuori dai circuiti ufficiali. Tanto per restare nel caso particolare "The Ocean" è uscita qualche mese fa in 100 copie per l'interessantissima Callow God e spacca, ma spacca sul serio. Tanto per dire a me piace più del loro ultimo album "Dead Rails", e ci ritroviamo per le mani tre pezzi densi e urticanti come non si sentiva dai tempi di "Weakness". E se parte un po' in sordina con le solite frequenze disturbate di Peace and Quiet (forse pensata come una specie di intro) è con gli altri due pezzi che il gruppo di Allentown, PA si conferma fra le migliori realtà "noise-rock" ancora a piede libero. Ovviamente minimali come al solito sul booklet non ci sono informazioni su chi suoni cosa o a quando risalgano le registrazioni, ma diamo ovviamente per scontata la presenza del pachidermico Robert Jurgensen al basso e di Matt Franco alla chitarra. Il primo lato si chiude con Sickness and Health, equilibrio che si risolve invitabilmente a favore della malattia, fra colate noise, pedali torturati e corde maltrattate in un riuscito tripudio di feedback lancinanti e forse delle parti "cantate" che emergono qua e là. Sulla stessa linea, ma se possibile ancora più devastante, il secondo lato che contiene un unico brano di quasi 18 minuti, Superior Galaxies, che dello spazio siderale sembra registrare solo le collisioni fra asteroidi, esplosioni di supernovae e eruzioni solari. L'ultima parte invece sfuma in una comunque inquietante metamorfosi fatta di effetti, echi e dissonanze fino a spegnersi del tutto, in attesa di ricominciare il supplizio. Ineguagliabili.

5 commenti:

VM ha detto...

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
LA VOGLIO!
Ma sul sito è già fuori catalogo, diobonìn...

Antonio Ciarletta ha detto...

Molto bello. Gli Air Conditioning mi sembrano tra i più eclettici, nell'universo noise odierno. Per dire, la "Peace And Quiet" che apre il lavoro potrebbe essere la prosecuzione della "The Room" di Keith Rowe.

Roberto A. Canella ha detto...

eh, mi sa che ormai si trova solo in sharing...

Anonimo ha detto...

COLATE NOISE!!!!

Anonimo ha detto...

Per molto tempo ho ascoltato le cassette la sera.